Quali sono i passi da seguire per il licenziamento e come funziona il TFR in Spagna
Il licenziamento in Spagna viene regolato da specifiche normative e diritti dei lavoratori. In questo articolo, esploreremo le principali caratteristiche del licenziamento in Spagna, inclusi i motivi legittimi per il recesso dal contratto di lavoro e le procedure che devono essere seguite. Analizzeremo inoltre i diritti dei dipendenti durante il processo di licenziamento, compresi gli aspetti relativi alle indennità di licenziamento e alla protezione contro il licenziamento ingiustificato.
Come funziona la terminazione del contratto di lavoro in Spagna?
La normativa spagnola in materia di licenziamento (in spagnolo despido) prevede la possibilità per il datore di lavoro di concludere il rapporto che lo lega con il proprio lavoratore dipendente seguendo una semplice, ma precisa procedura.
In primo luogo, sarà necessaria la redazione di una Carta de despido (lettera di licenziamento), in cui dovranno essere indicati i motivi che giustificano tale decisione.
Questi ultimi, infatti, giocano un ruolo fondamentale per l’impresa se si considera che rappresentano la base su cui si stabilisce se il licenziamento rientra nella categoria di “despido procedente” o “improcedente” da cui ne deriva un determinato impatto economico per il datore di lavoro, come meglio spiegheremo più avanti.
Despido procedente (o legittimo)
Si considera procedente il despido giustificato in uno dei motivi previsti nell’accordo collettivo applicabile, siano essi dovuti a una condotta del dipendente oppure legati a motivi aziendali. Fra i più comuni indichiamo i seguenti:
- Disciplinari: per esempio disobbedienza del lavoratore nei confronti del datore di lavoro; reiterati casi di assenza o ritardi non giustificati sul posto di lavoro; il lavoratore mostra un significativo calo di produttività durante un arco di tempo determinato
- Obiettivi: dovuto a cause di inadeguatezza del lavoratore, economiche o di produzione
Despido improcedente (o illegittimo)
Sarà inopportuno il licenziamento non giustificato in una delle cause legalmente previste nell’accordo collettivo applicabile.
Immaginiamo il caso in cui l’azienda licenzi un dipendente per motivi disciplinari. Se reali e fondati, il licenziamento sarà “procedente” e non sarà dovuta alcuna indennità per fine rapporto.
Viceversa, qualora i motivi disciplinari non siano sussistenti e reali, il dipendente potrà adire il Giudice del lavoro per trattare il licenziamento come “improcedente” (illegittimo). La conseguenza è l’obbligo per l’azienda di pagare al dipendente licenziato indennità pari a 33 giorni di salario per anno di servizio, fino a un massimo di 24 mensilità.
In ogni caso, l’azienda, insieme alla lettera di licenziamento (carta de despido) dovrà consegnare al lavoratore anche il c.d. Finiquito che corrisponde alla liquidazione della parte proporzionale del salario non percepito, ferie non godute e parte proporzionale delle eventuali paghe extra.
CONCLUSIONE
In Spagna è possibile licenziare in qualsiasi momento e senza preavviso, un lavoratore dipendente, pagando una indennità pari a 33 giorni per anno lavorato (limite massimo 24 mensilità). La procedura è semplice:
- Lettera di licenziamento: si scrive che il despido è causato dalla “continua, reiterata e volontaria diminuzione del rendimento”
- Qualora il lavoratore dovesse ritenere infondati i motivi del licenziamento, avrà il diritto di richiedere il pagamento dell’indennità promuovendo un tentativo di conciliazione obbligatoria (deve presentare la c.d. Papeleta de conciliaciòn) presso il Centro di mediazione, arbitrato e conciliazione
- In tale occasione il datore di lavoro offrirà al lavoratore dipendente il pagamento di detta indennità
- Il lavoratore in questo caso non avrebbe alcun interesse a fare causa all’azienda perché sa che per legge non potrebbe reclamare più dei 33 gg per anno lavorati già liquidati dalla azienda
In ogni caso, in Spagna, il dipendente oggetto di licenziamento, sia esso procedente o improcedente, ha sempre diritto a ricevere il c.d. Finiquito, che corrisponde alla liquidazione della parte proporzionale del salario, ferie non godute e parte proporzionale delle eventuali paghe extra.