Le sei mosse della Spagna per appoggiare e internazionalizzare le imprese spagnole
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Le sei mosse della Spagna per appoggiare e internazionalizzare le imprese spagnole

È stata recentemente approvata in Spagna una legge (Ley 14/2013 de 27 de Septiembre, de apoyo a los emprendedores y su internacionalización) per stimolare e incentivare lo spirito imprenditoriale e per permettere alle aziende di aprire nuovi mercati all’estero. Questi i punti essenziali della legge e i principi che l’hanno ispirata:

PER ATTIRARE INVESTIMENTI STRANIERI passa il principio per cui un extracomunitario con elevata capacità economica può -di fatto- comprare la residenza in territorio spagnolo (art. 61.a) se soddisfa i seguenti requisiti:

1) È necessario fare un investimento significativo in Spagna (art. 61.1)

•    Si considera “investimento significativo” l’acquisto di oltre 2 milioni di euro in titoli di debito pubblico spagnolo, o l’acquisto di almeno 1 milione di euro di azioni di imprese spagnole, o di prodotti di deposito presso entità di credito spagnole. •    L’acquisto di un bene immobile di valore superiore a 500.000 euro. Un immobile permette di richiedere un solo permesso di soggiorno.

Una volta ottenuto il visto da imprenditore (visado para emprendedores), lo straniero può risiedere in Spagna durante un anno (art. 65), prorogabile fino a cinque anni se dimostra di mantenere l’investimento iniziale per almeno due anni.

PER AIUTARE LE IMPRESE IN SPAGNA il legislatore spagnolo ha invece stabilito le seguenti sei misure strategiche:

1) Viene creato l’istituto dell’imprenditore a responsabilità limitata (emprendedor de responsabilidad limitada) che può escludere da qualsiasi responsabilità la propria abitazione privata a condizione che che non abbia un valore superiore ai 300.00 euro, o 450.000 euro se l’immobile si trova in una città con più di un milione di abitanti.

2) Nasce la “Società a responsabilità limitata a formazione successiva” (Sociedad Limitada de Formación Sucesiva – SLFS), società di capitali senza un capitale minimo obbligatorio con determinate limitazioni nella retribuzione dei soci e degli amministratori.

3) Viene creato il “Punto de Atención al Emprendedor” per aiutare gli imprenditori a costituire la propria società, e dove ottenere il “DUE” (Documento Único Électronico) per poter gestire tutte le pratiche telematicamente.

4) Si introduce un meccanismo che permette ai liberi professionisti e alle piccole e medie imprese di liquidare l’IVA solo dopo aver ricevuto il pagamento delle fatture (Regimén special del criterio de caja en el IVA).

5) I liberi professionisti con più di 30 anni e che aprano per la prima volta una P.Iva, vedranno sensibilmente ridotto l’importo dei contributi obbligatori (RETA) che saranno: 50 euro/mese durante i primi 6 mesi ,  125 euro/mesenei successivi sei mesi e uno sconto dell’ 80% sull’importo ordinario (256 euro) fino al terzo anno compreso.

6) Qualora un imprenditore si trovi in situazione di insolvenza può ricorrere alla figura del “mediador  concursal“, un procedimento che ha l’obiettivo di raggiungere un accordo stragiudiziale di pagamento. Nasce il concordato preventivo per le persone fisiche (Concurso de persona fisica).

Ciò che attira maggiormente l’attenzione è la fine del principio giuridico secondo cui una persona risponde dei propri debiti con tutto il proprio patrimonio presente e futuro. Questa novità apre nuovi orizzonti giuridici e prossimamente assisteremo a una importante evoluzione della Giurisprudenza in materia.

Qualora avessi necessità di ulteriori chiarimenti, puoi contattarci per chiarire qualsisia dubbio su questa nuova legge e le sei mosse  per appoggiare e internazionalizzare le imprese spagnole.

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