La azione esecutiva in Spagna ha generalemnete l’obiettivo di tentare il pignoramento delle somme depositate nei conti correnti a nome del debitore. Ció che spesso non si tiene nella docuta considerazione è che per recuperare un credito non è sufficiente la sola una sentenza di condanna. Qualora il debitore non paghi l’importo dovuto, il creditore si vedrà costretto a iniziare una azione esecutiva in Spagna in base alla Ley de Enjuiciamiento civil.
La prima considerazione importante da fare è che, salvo il caso in cui un creditore non abbia indicato previamente al Tribunale i beni del debitore da escutere, la legge stabilisce che sia lo stesso debitore chi deve informare circa il proprio patrimonio fornendo una lista dettagliata dei propri beni per procedere con l’azione esecutiva in Spagna. Anche se molto spesso la richiesta del Tribunale rimane senza risposta, e si riduce a una mera formalità, non tutti sanno che in questi casi è possibile imporre una multa coercitiva periodica al debitore che non abbia atteso diligentemente alla richiesta del Giudice dell’esecuzione. Si tratta di una cosa seria e da non sottovalutare in quanto l’inadempimento del debitore si configura nell’Ordinamento giuridico spagnolo come “desobediencia grave“.
Qualora invece il creditore non conosca i beni del debitore, o questi non li abbia indicati, l’azione esecutiva in Spagna inizierà chiedendo al Tribunale una “averiguación patrimonial” mediante la quale il cancelliere cercherà di ottenere informazioni rivolgendosi a entità finanziarie, organismi e i registri pubblici per individuare numeri di conti correnti, eventuali beni mobili registrati, immobili, pensioni o altri diritti facenti capo al debitore. Una volta individuati i beni del debitore da aggredire, la legge si limita a stabilire un ordine di preferenza per cui l’azione esecutiva in Spagna sarà marcata da un preciso ordine di preferenza: si dovranno pignorare per primi i beni più facili da aggredire (conti correnti, crediti presso terzi o altri diritti) per arrivare a pignorare beni fisici presso il domicilio del debitore e, da ultimo, eventuali salari o redditi da lavoro.
Con riferimento al pignoramento dei conti correnti, va fatta notare una particolarità in quanto l’interpretazione ormai consolidata dell’art. 588 della Ley de Enjuiciamiento non permette di richiedere il pignoramento unicamente di “saldi presenti e futuri“, con la conseguenza che si dovrà di volta in volta chiedere e ottenere l’atto di pignoramento e notificarlo presso la Banca nella speranza che quel giorno vi sia saldo sufficiente. Se ieri il debitore aveva 10.000 € nel conto corrente, oggi non ha saldo, e domani 20.000 €, il creditore incasserà, o no, in base alla disponibilità contabile in quel giorno determinato. Se si considera che il tempo medio tra presentare l’istanza al Tribunale, attendere l’atto di pignoramento, notificarlo alla banca e conoscere la sua risposta, è di circa due mesi.
Questo problema, da tempo noto al legislatore, è stato in parte affrontato introducendo “l’istituto dell’embargo telematico” per migliorare l’azione esecutiva in Spagna. Si tratta di un programma informatico che si sta istallando in sempre più Tribunali e che permette il pignoramento immediato e simultaneo di saldi positivi presso le diverse entità bancarie che hanno aderito al programma. Purtroppo resta il problema che non è possibile pignorare saldi presenti e futuri nei conti correnti, ma è comunque un deciso passo in avanti nell’azione esecutiva in Spagna e confidiamo che il sistema sarà sempre più migliorato.
Ovviamente, ma questo avviene in qualsiasi Paese del mondo, ci sono poche possibilità qualora un imprenditore disonesto abbia precedentemente adottato rimedi e precauzioni per evitare di lasciare disponibilità nei propri conti correnti bancari. Proprio per questo raccomandiamo sempre ai nostri clienti che il miglior modo per non dover recuperare crediti è informarsi, conoscere il proprio debitore, saper preveder e i problemi cercando di anticiparne le possibili soluzioni.
È importante effettuare alcune semplici verifiche rivolgendosi a un professionista prima di contrarre un debito, e non dopo quando è ormai troppo tardi e l’unica possibilità resta provare a pignorare i conti correnti del debitore per recuperare i propri debiti con una azione esecutiva in Spagna.