Il Consignment Stock in Spagna – Regole Generali e Note operative

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Il Consignment Stock in Spagna – Regole Generali e Note operative

Ci viene spesso richiesto di rispondere a quesiti sul Consignment Stock, o merce in conto deposito, in Spagna.

La fornitura in consignment stock in Spagna è un contratto che prevede la gestione delle scorte da parte del fornitore a vantaggio del cliente finale. Mediante questa tecnica, il fornitore italiano spedisce la propria merce in conto deposito presso un magazzino terzo, o presso il magazzino dello stesso cliente finale, senza che questi ne acquisti la proprietà. Il cliente finale acquisterà la proprietà dei beni solo nel momento in cui decida di prelevare i beni dal magazzino a seconda delle proprie necessità in base al contratto di consignment stock in Spagna.

I vantaggi sono reciproci: da un lato il cliente spagnolo ha minori costi di gestione dell’attivo immobilizzato (i prodotti non sono di sua proprietà fino a quando non decide di prelevarli) oltre a avere un lead time di rifornimento annullato (i prodotti sono sempre disponibili), dall’altro lato il fornitore italiano evita di accumulare stock presso i propri magazzini (ha bisogno di minori spazi per le scorte) oltre a avere un controllo effettivo sullo stato delle vendite (con conseguente diminuzione dell’effetto Forester). Infine ha la possibilità di ottimizzare l’invio delle merci oltre alla sicurezza di un rapporto a lungo termine con il proprio cliente.

Mentre dal punto di vista giuridico il Consignment Stock in Spagna consiste in un “contratto di fornitura con effetti reali differiti” e non rappresenta particolari complessità, dal punto di vista fiscale la figura di contratto in conto deposito (Consignment Stock in Spagna) merita di essere analizzato attentamente per evitare di commettere alcuni errori con conseguente possibilità di essere sanzionati dalle rispettive Agenzie delle Entrate.

PREMESSA per una corretta applicazione del Consignment Stock in Spagna:

Il fornitore italiano deve necessarimente aprire una posizione fiscale in Spagna (NIF – Número de Identificación Fiscal) e richiedere richiedere l’iscrizione della P.iva spagnola nel Registro VIES (ROI – Registro de Operadores Intracomunitarios). Per questo dovrà nominare in Spagna un proprio rappresentante fiscale, o far identificare direttamente il proprio legale rappresentante mediante l’attribuzione di un codice fiscale spagnolo (NIE – Número de identificación extranjeros).

NOTE OPERATIVE sul Consignment Stock:

L’operazione di Consignment Stock in Spagna si scinde in due fasi:

Prima fase. Cessione intracomunitaria con trasferimento fisico della merce dalla società italiana al magazzino in Spagna. La società italiana conserva la proprietà della merce. L’operazione viene assimilata a una cessione intracomunitaria non imponibile a effetto IVA, pertanto la società italiana emetterà una “autofattura” (fattura con P.Iva Italiana alla P.Iva spagnola)

Seconda fase: vendita interna. La merce (che si trova in territorio spagnolo) viene ceduta al cliente che ne acquista la proprietà. L’operazione è una cessione nazionale Spagna su Spagna, per cui soggetta a Iva spagnola. Ma poichè il fornitore non è residente fiscalmente in Spagna ai fini IVA, non potrà emettere fattura al cliente finale applicando IVA spagnola, e dovrà piuttosto emettere una fattura applicando il meccanismo del reverse charge (o inversione del soggetto passivo).

NB: Il fornitore potrebbe emettere fatture con Iva spagnola al cliente spagnolo solo in determinate condizioni da analizzare caso per caso,  ovvero qualora abbia una stabile organizzazione in Spagna ai fini IVA.

La Fornitura in Consignment stock in Spagna (o merci in deposito) è un strumento estremamente utile che, tuttavia, molti operatori non affrontano correttamente con conseguente rischio di sanzioni fiscali. In caso di dubbi, non esiti a contattare uno dei nostri professionisti siamo a sua disposizione per aiutarla.

Per poter iniziare a operare con il  Consignment Stock in Spagna non è necessario venire appositamente a Barcellona.

 

DIFFERENZA tra Consignment Stock e Call-off Stock:

La Direttiva IVA 2006/112/CE  ha introdotto un regime semplificato che permette alle aziende di introdurre e commercializzare i propri prodotti in altro territorio della Comunità Europea senza necessità di identificarsi all’estero con un numero di P.Iva. Si tratta del meccanismo del “Call-Off Stock” ed è previsto per le  aziende che hanno già identificato/venduto la merce a un cliente specifico all’estero prima della spedizione.

QUI ti spieghiamo come funziona il Call off-Stock, e la differenza con il Consignment Stock.

In caso di dubbi, non esitate a contattarci in quanto abbiamo molta esperienza nel settore. Inoltre…prevenire è meglio che curare.

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