Il rapporto con gli agenti commerciali deve essere formalizzato correttamente e concretamente al fine di evitare qualsiasi eventuale contestazione da parte degli stessi agenti dinnanzi all’autorità competente in materia di diritto del lavoro. Una ditta deve quindi considerare diversi aspetti prima di formalizzare un rapporto di collaborazione.
PREMESSA:
Gli agenti devono mantenere esclusivamente un rapporto di tipo commerciale con la ditta. Ci si può trovare di fronte a due tipi di scenari possibili:
- L’agente lavora per più ditte (evidentemente si dovranno verificare che tipo di clausole di esclusività si possono stabilire contrattualmente), pertanto è ridotto il rischio che l’agente possa far valere il rapporto con l’impresa quale lavoro subordinato.
- L’agente lavora esclusivamente (o in gran parte) per una ditta. In questa ipotesi, si potrebbe correre il rischio che l’autorità competente possa inquadrare l’agente quale “falso autonomo” e possa obbligare l’impresa a integrarlo quale dipendente subordinato.
CONSIDERAZIONI:
Per evitare che l’agente possa essere considerato quale dipendente occulto, è necessario poter dimostrare la sua assoluta indipendenza ed autonomia nei confronti dell’impresa. Prove della sua autonomia e indipendenza potrebbero certamente essere: (i) la libera organizzazione dei suoi orari e delle gestioni commerciali, (ii) la disposizione da parte dell’agente di una propria struttura organizzativa e (iii) di propri mezzi e strumenti (quali, ad esempio, il telefono o la macchina), (iv) l’assunzione personale dei rischi derivanti dalla propria attività e (v) la ricezione di un corrispettivo da parte dell’impresa strettamente vincolato al risultato della sua attività.
Ciò posto, riteniamo opportuno portare alla vostra attenzione che in Spagna esiste la ulteriore peculiare figura di “Lavoratore autonomo economicamente dipendente / TRADE” che consiste in un lavoratore autonomo il cui compenso economico derivi, in misura uguale o superiore al 75%, da un solo Cliente impresa. Si tratta di una considerazione importante poiché se qualora l’agente adempie con i requisiti dei requisiti previsti dalla Legge, l’impresa (e l’agente) sono tenuti a sottoscrivere un contratto specifico. In questo caso, l’agente sarà tenuto a comunicare tale circostanza.
CONCLUSIONE:
La durata del rapporto commerciale tra l’impresa e l’agente non influisce sulla possibilità che egli venga considerato quale dipendente subordinato, quello che rileva a tal fine è l’indipendenza ed autonomia dello stesso rispetto all’impresa.
In caso di dubbi vi invitiamo a contattare uno dei nostri avvocati specializzati in rapporti di agenzia, e rischio di lavoro subordinato (falso autonomo).